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Indovina cos'è successo al Conte Dracula? di Max Della Mora e Alessio Di Rocco Mentre l’Italia del calcio subiva l’onta dell’eliminazione al primo turno dei Mondiali di Monaco ‘74, il giorno dopo, 24 giugno, usciva in alcuni cinema milanesi L’orgia del vampiro . Il film, in realtà, aveva già fatto capolino nelle sale l’anno precedente: in Siae è registrata una prima proiezione pubblica avvenuta in data 12 febbraio 1973, ma per l’uscita in una città capozona occorre attendere il mese successivo. L’orgia del vampiro esce quindi al cinema Garden di Catania il 14 marzo 1973 e cinque giorni dopo è programmato al Metropol di Torino. Quest’ultima proiezione è accompagnata da un flano sul quotidiano La Stampa che, oltre ad annunciare una prima visione “ vietatissima ”, promette: " Il panico vi travolgerà dalla prima all’ultima scena" . Notare che l'immagine utilizzata sul flano proviene da La pelle di Satana  (1971). Il film resta in cartellone pochissimo, anche se da lì in...
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Un anarchico dietro la macchina da presa di  Alessio Di Rocco  e  Stefano Raffaele Giovanni Bruno Solaro nasce a Trecate, un comune della provincia di Novara, in Piemonte, il 7 agosto 1932, figlio di Luisa Giudici e del pittore Omero Solaro. L’infanzia non è semplice: « Il papà venne catturato in un campo di concentramento », ci racconta Hirtia Solaro, figlia e depositaria delle memorie di famiglia, « Lui ha vissuto con la sola madre. Una madre coraggio, che tramite la tessera del partito fascista riuscì a fare uscire Omero dalla prigionia, ma nonostante ciò la gratitudine fu poca e, da playboy inguaribile qual era, cominciò a cornificarla in tutte le longitudini e latitudini, e così mio padre si trovò presto intorno un numero considerevole di sorelle e di fratelli. A un certo punto si innamorò di una ragazza che poi scoprì essere sua sorella ».  (1) Solaro e Moravia Anche la donna con la quale Solaro lega la sua vita e che lo accompagnerà per tutta la sua esistenza,...
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La stanza del diavolo   di Max Della Mora In occasione dell'imminente uscita di The devil's partner in alta definizione, grazie all'americana Film Masters , rispolvero questo pezzo pubblicato su  Nocturno 192 , qui pubblicato in versione modificata. N.B. Gli screenshot provengono dal vecchio bootleg. Nel bizzarro documentario  Room 237 , dove la dissezione di Shining passa in secondo piano rispetto a quella che è una vera e propria analisi della percezione soggettiva dell’arte, la critica cinematografica Juli Kearns si accalora sul dettaglio di una finestra ritenuta “ impossibile ” e che “ non può essere dove si trova ”. Una sensazione simile ci sfiora in The devil’s partner : la baracca dove vive il protagonista sembra, forse lo è, più grande all’interno rispetto a quanto appaia dall’esterno. Al di là dei problemi di continuità tra esterni girati in location e interni girati in studio, che in un B-movie sono assolutamente trascurabili, all’interno della baracca sembra ...
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Le streghe nude di Max Della Mora È facile immaginare quanto i ragazzi dei drive-in degli anni ’60 fossero attirati come lubriche falene da un titolo così carico di promesse: The naked witch , la strega nuda. Si può anche immaginare la loro delusione quando sullo schermo venne proiettato lo stesso film che avevano già visto, magari proprio la settimana precedente, ma nascosto sotto un altro titolo. Il “caso” di The naked witch , mette alla luce la spericolatezza della distribuzione nei drive in e nei cinema di provincia americani di quell’epoca, quando lo spettatore era visto solo come un limone da spremere fino all’ultima goccia. La tecnica truffaldina di rinominare un film, spacciandolo per qualcosa di nuovo e diverso, non è comunque affatto rara e limitata al mercato statunitense; basti pensare, in tempi più recenti, alla sarabanda di case che hanno infestato i cinema nostrani dopo il successo di La casa di Raimi oppure, sempre in Italia, ai molteplici eredi di King Kong, convocati...